Pochi luoghi hanno una loro vita, Palazzo d’Avalos è sicuramente uno di quelli.
Storia e cultura si intrecciano in questo esempio di architettura rinascimentale. I suoi giardini alla napoletana, con il loro panorama sono ovviamente il punto più significativo di tutta quanta la struttura.
Un posto magico che nelle sere d’estate, quando il sole tramonta e gli aranci esalano i loro ultimi odori, ti farà sicuramente innamorare del Vasto.
Il Palazzo è visitabile ed ospita i musei di Palazzo d’Avalos: Museo Archeologico, Museo del Costume, Pinacoteca ed una Galleria D’arte Contemporanea.
Visitabile sotto prenotazione al sito ufficiale
Scopriamo insieme il Palazzo d’Avalos.
Palazzo d’avalos: dove si trova
Nel cuore del centro storico del Vasto, in una delle sue piazze principali, Piazza del Popolo, si trova la magnificenza del Palazzo della famiglia aragonese d’Avalos.
A strapiombo sul declino che porta al mare, il palazzo è stato sede della vita nobiliare e di corte dei Marchesi di Pescara e del Vasto. Eletto a reggia della casata nobiliare del regno borbonico, splendeva per fasti e per feste rinascimentali.
Facilmente raggiungibile, poichè in posizione centrale della cittadina, esso sorge vicino il magnifico belvedere con la famosa passeggiata della Loggia Amblingh, che prende il nome da Guglielmo Amblingh.
Guglielmo è stato un valido condottiero che fu messo a capo delle truppe della Famiglia d’Avalos e che, innamorato del golfo di Vasto, decise di rimanerci a vivere acquistando numerose case proprio lungo la passeggiata a lui dedicata.
Palazzo d’avalos: breve storia
È uno dei più significativi esempi di architettura rinascimentale abruzzese della seconda metà del Cinquecento.
Di stampo romano, il palazzo sorge su preesistenti rovine romane e altomedievali.
Le quali sono state inglobate dall’edificio quattrocentesco costruito dai Caldora e devastato durante l’incursione delle armate turche di Pialy Pascia nel 1566.
Durante i tre secoli di signoria dei d’Avalos, dalla fine del Quattrocento fino all’occupazione francese del 1799, il palazzo assunse gradualmente l’aspetto di una reggia, sede di una vera e propria piccola corte locale.
Dopo l’abbandono da parte dei d’Avalos, gli ambienti del palazzo furono progressivamente frazionati per ricavarne appartamenti e botteghe, trasformazioni a scopo utilitaristico che finirono per obnubilare la residenza principesca.
Nel 1974 il Comune di Vasto ha concluso l’acquisizione della quota d’Avalos e sono cominciati i lavori di restauro del complesso.
I musei di Palazzo d’Avalos
Il Palazzo d’Avalos ospita al suo interno quattro musei.
Il Museo Archeologico, che documenta la storia archeologica della città e del suo territorio. La Pinacoteca, con le opere della famiglia di pittori di Filippo Palizzi, partecipe delle più importanti correnti artistiche dell’Ottocento.
“Mediterranea”, la collezione di Arte Contemporanea con opere di artisti italiani e spagnoli, e il Museo del Costume Antico, che comprende una raccolta di dipinti raffiguranti abiti tradizionali ed una collezione di abiti abruzzesi degli inizi dell’800 e dei primi del ‘900.
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